La privacy è stata messa in discussione oppure no dai sistemi di videosorveglianza?

Senza dubbio il fatto che, ovunque si vada nei luoghi pubblici, c’è la possibilità al giorno d’oggi sempre più concreta di essere ripresi, potrebbe dirsi davvero altamente lesiva della propria privacy anche se si deve sottolineare che la videosorveglianza viene improntata per garantire la nostra sicurezza e non per ledere la nostra sfera privata.

La ricerca di un vero equilibrio tra sicurezza e privacy è però ricercato dal Garante, organo che ha emanato dei regolamenti (2004 e aggiornamento nel 2010) volti a limitare moderatamente la videosorveglianza “selvaggia” in nome di una maggiore tutela della privacy.

LA SFERA PUBBLICA

Le amministrazioni comunali ma anche le associazioni di condomini che intendono proteggere i luoghi pubblici dai malintenzionati devono necessariamente seguire alcune normative e regole; in primo luogo è assolutamente vietato filmare all’insaputa delle persone che usufruiscono del luogo pubblico, per questo motivo un Ospedale ma anche un parcheggio condominiale sottoposti a videosorveglianza dovranno esporre un chiaro cartello di “Area Videosorvegliata”.

Questo cartello obbligatorio indica che l’area è sottoposta a registrazione da parte di telecamere di sicurezza e deve indicare anche se le registrazioni saranno monitorare dalle forze dell’ordine e gli orari durante i quali la videosorveglianza rimane attiva.

LA SOTTILE LINEA TRA AREA PUBBLICA ED AREA PRIVATA

Chi impronta un sistema privato potrebbe sentirsi esentato dal regolamento ma è bene fare molta chiarezza su questo. La linea che divide pubblico e privato è molto sottile, senza dubbio tra le proprie mura domestica ciascuno può fare (nei limiti) ciò che vuole e nessuno vieta di installare delle telecamere ma bisogna fare moltissima attenzione al fatto che, qualora l’angolo di visuale della telecamera dovesse “invadere” uno spazio pubblico, si potrebbe incorrere in delle multe per non aver rispettato il regolamento imposto.

REGISTRAZIONE VIDEO

La seconda importante area nella quale interviene il Garante della Privacy riguarda la registrazione e l’archiviazione dei video; questi ultimi non possono essere tenuti in archivio, se pubblici, per più di 24 ore. Le uniche eccezioni a tale regola sono date da problemi di sicurezza estremamente gravi, in questi casi gli organi preposti possono avallare una archiviazione prolungata di una registrazione pubblica.

CONSIDERAZIONI FINALI

Il Garante della Privacy dunque demanda il rispetto delle regole direttamente alle entità pubbliche ed indirettamente ai privati cittadini, i quali devono rispettare il limite imposto dal Garante senza sfociare nel pubblico. Da quanto abbiamo potuto evincere dunque, se una amministrazione condominiale vuole salvaguardare il parcheggio condominiale può, rispettando le sopracitate regole, tranquillamente farlo.